La nostra Storia

In un giorno qualsiasi, a 2.000 metri d’altezza, nasce la voglia di portare nel proprio paese quello che la Montagna ci ha trasmesso.

Così recita la dedica scritta nell’agosto 1975 da un gruppo di giovani che trascorrevano le vacanze in montagna. E questa dedica è anche quella trascritta, in bella calligrafia come si dice, sulla prima pagina del Diario che dal 1976 registra le tappe del lungo cammino della Sezione del Club Alpino Italiano di Boffalora Sopra Ticino.
Un gruppo di amici: sì perchè prima della nascita della nostra Sottosezione e poi Sezione del CAI, la Montagna era vissuta da molti Boffaloresi come passione personale, come momento di partecipazione alle iniziative organizzate dall’Oratorio.
Qualcuno certo ricorderà ancora i tre campeggi estivi organizzati in Val d’Aosta da Don Martino Antonini in collaborazione con l’Oratorio di Arluno.

E poi, i soggiorni estivi organizzati da Don Stefano Gorini, anche lui coadiutore appassionato di montagna. E poi le sporadiche gite sciistiche.

Ma non era certo compito della Parrocchia o dell’Oratorio soddisfare la voglia di Montagna di tanti giovani.

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Così gruppetti di persone, facendo riferimento ai comuni luoghi di ritrovo, organizzavano gite ed escursioni sui monti. Ricordo ancora i ciclostilati che davano appuntamento al Bar Italia a quanti volessero avvicinarsi allo sci e alla montagna.
Allora perchè non trovare un punto comune di impegno, unire l’entusiasmo e la passione di tante persone?
Si cominciò a parlarne, a discuterne nei primi incontri, organizzati naturalmente all’Oratorio nella sede del basket, stimolati dall’entusiasmo di Don Stefano, Paolo Majerna, Luciano Crotti.
Per dar vita anche a una piccola sottosezione aggregata al vicino CAI di Magenta, occorreva creare un primo gruppo di soci che seguisse, passo dopo passo, le trafile burocratiche con la Sede centrale del CAI a Milano.
Il 26 agosto 1975 Luciano Crotti, che poi diventerà il primo Presidente della Sottosezione di Boffalora, scriveva ai responsabili della Sede centrale chiedendo informazioni sulle pratiche da intraprendere per la creazione di questo nuovo gruppo. Il 4 settembre dello stesso anno giungeva finalmente l’accettazione della nostra richiesta di costituire la Sottosezione.
L’euforia del momento è ricordata dalle poche righe riportate nel Diario: per tutto il mese registriamo una continua ed entusiasmante approvazione dai cittadini di Boffalora fino a raggiungere il numero di 91 iscritti, sufficienti per dare vita alla Sottosezione CAI di Boffalora Ticino.

Il 3 dicembre 1975 vengono scelte le 13 persone che formeranno il primo Consiglio della Sottosezione e nella riunione del 17 dicembre si delibera sulla necessità di trovare un locale per la Sede.
Il 22 gennaio 1976, nel Salone del Cinema dell’Oratorio vengono consegnate le tessere ai primi soci del sodalizio. Il 2 maggio 1976 viene inaugurata la prima sede del CAI.
Erano due locali nel cortile interno dell’Oratorio. Da allora quante riunioni, quanti amici, soci, simpatizzanti sono venuti a trovarci, quante iniziative sono state inventate e realizzate. Un’esperienza fondamentale per il nostro CAI fu quella con i ragazzi e Don Stefano al Rifugio Cavallino, in alta Val Cadore, nell’estate del 1980. In quell’occasione ci si rese conto che il CAI doveva avere un punto di riferimento stabile in Montagna per i propri soci, soprattutto i più giovani.
Non bastava più organizzare gite, corsi e serate. La Montagna doveva diventare scuola di vita per i nostri ragazzi, momento culturale e di crescita, momento di aggregazione e di amicizia per i nostri soci.
Fu allora che nacque l’esigenza di trovare una baita da adibire a Rifugio del CAI di Boffalora. Dopo minuziose ricerche e duro lavoro, il sogno si concretizzò il 19 luglio 1981 con l’apertura del nostro Rifugio a Carcoforo in Val d’Egua, non lontano da quel magnifico gigante che è il Monte Rosa.
I sacrifici affrontati per attrezzare quella baita non sono stati vani. Il numero dei soci aumentava, l’interesse e l’attenzione di tante persone, non solo di Boffalora, cresceva, tanti ragazzi e ragazze dimostravano con entusiasmo l’interesse per le nostre iniziative. E allora era tempo per un’altra sfida: perchè non trasformarci da Sottosezione a Sezione del CAI?
Il 18 ottobre 1982, la Sede Centrale del Club Alpino Italiano comunicava la positiva accettazione della nostra richiesta, ratificata nella riunione del 2 ottobre 1982 del COnsiglio Centrale svoltasi al Passo Fedaia.

Boffalora aveva finalmente una Sezione del CAI a tutti gli effetti.